Sono nato a Viareggio nel 1966, erano gli anni del post boom economico e la Versilia e Viareggio erano località di un turismo sia di massa che d'elites. Francamente, non ho rimpianti per quegli anni, anche se gli anni Ottanta furono gli anni della mia gioventù. Gli anni delle prime ragazzine, della Prima ragazzina, che ha sempre i capelli biondi e gli occhi della vita; delle prime scoperte con l'altro sesso. Insomma, gli anni che si ricordano quasi sempre con dolcezza e forse un pizzico di nostalgia. Ma gli anni Ottanta, per altro verso, furono anche gli anni che massacrarono la mia generazione. Un massacro di idealità, di impegno politico e sociale che erano ben noti alle generazioni che vissero la loro gioventù nelle decadi degli anni Sessanta e Settanta.
La mia generazione ha subito pesantemente il massacro imposto da un cambio brusco del clima politico, sociale e dei rapporti di forza a livello internazionale. Rapporti di forza che si ripercuoterono anche nella vita privata di giovani e meno giovani in Italia come nel resto dell'Europa. Nessuno se ne accorse realmente ma la spazzatura che, ad esempio le televisioni commerciali e non solo, ci imposero lentamente e costantemente giorno dopo giorno, furono uno dei veicoli del mutare del senso comune e di un'egemonia culturale fino ad allora di sinistra. Vi fu il ritorno all'individualismo sfrenato, del credersi più furbi degli altri, che soppiantò l'idea che solo insieme si superano le difficoltà. La recessione politico-sociale ci travolse. Una recessione umana che è diventata tristemente famosa come l'epoca di Reagan e della Thatcher, vale a dire del neoliberismo che massacrò l'America latina, l'Africa e pezzi di Asia e che oggi devasta l'Europa, con quasi 30 anni di ritardo.
Un'epoca che ha marchiato a fuoco generazioni di giovani.
Io, in quegli anni là, più o meno, con qualche fatica mi diplomai al mitico collegio Colombo che era la sede distaccata del Carlo Piaggia, l'Istituto tecnico Commerciale (Ragioneria per intenderci), anche se con la specializzazione con il commercio con l'estero. Forse un'inconscia e inconsapevole predestinazione. Furono comunque anni bellissimi e indimenticabili, accompagnati dal sogno di diventare un portiere di calcio capace di giocare sui campi della serie A. Sogno che si infranse non nella mancanza di qualità sportive ma solo per un fatto di centimetri. Infatti, anche Marcello Lippi, allora osservatore per le giovanili della Sampdoria (1983-1984) e cresciuto, come me, nella stessa Stella Rossa del Carrara, pur opzionandomi per l'anno successivo per la squadra genovese, dovette includere la postilla della mia crescita perchè 170 centimetri erano pochi per un portiere da serie A.
E il sogno svanì.
Poi, dopo il diploma che mi proclamò ragioniere proprio come quel tal Ugo, Ugo Fantozzi, la svolta. Iniziai, forse perché nessuno me lo imponeva di leggere e studiare con voracità. Ricordo perfettamente quando scoccò la scintilla di quello che diventerà l'impegno e la passione della mia vita. Era il 1 maggio del 1988. Mio papà, come sempre, portò a casa l'Unità e con essa anche il primo volume del libro di Antonio Gramsci: "Le lettere dal carcere", che scoprii, solo molti anni dopo, essere vincitore nel 1947 del Premio Viareggio.
Esisteva ancora il PCI. Così andarono le cose. E non sarò mai riconoscente come dovrei con mio padre che portò quel libro in casa, oltre al suo silenzioso esempio di un'intera vita.
Poi, mi sono laureato in scienze politiche all’Università di Firenze con una tesi di laurea sulla CGIL negli anni Novanta e, dopo appena tre mesi, la grande occasione di andare a Roma e poi a Bruxelles e in giro per gran parte del mondo a lavorare nel mondo delle relazioni internazionali e della solidarietà. Un lavoro, di oltre dodici anni, che coniugava impegno politico, civile e passione di vita. Credo di aver, per un lungo periodo, realizzato a pieno il mio essere uomo. Quelle esperienze mi hanno trasformato per sempre in un altro Andrea. un Andrea molto migliore. Secondo me, ben inteso.
Dopo la fine di quella esperienza ci sono stati anni difficili. E in quegli anni ho scoperto che, forse, potevo anche imparare a scrivere storie e, soprattutto, trovare editori disposti a pubblicarle. E così nascono varie esperienze: nel giugno 2011 ho pubblicato il mio primo romanzo Viareggio 1920. Storie di calcio e di rivoluzione vincendo il Premio scrittore toscano dell’anno 2011 organizzato dalla regione Toscana e in procinto, forse, di essere trasformato in un film.
Nel gennaio 2012 ho curato una collettanea dal titolo: Storie sudate. Il lavoro al tempo della crisi.
Nel settembre 2012 è uscito il mio secondo romanzo Nuova York 1921 – Storie di esilio e emigrazione.
A novembre del 2013 ho pubblicato la collettanea, insieme all'amico e compagno Gianni Fossati, dedicata a una persona straordinaria che ha contribuito in maniera fondamentale alla mia maturazione politica e solidaristica, dal titolo: "Arnaldo Cambiaghi: il coraggio e l’emozione della solidarietà".
Nel 2014 è uscito il romanzo: "L'amante greca".
Nel 2015 è uscito il mio nuovo romanzo: "La notte in cui le stelle brillano - Una storia partigiana", che ho avuto l'onore e il piacere di presentare al Festival internazionale del libro di Torino.
A dicembre 2017 insieme a Renato Gérard è uscito il romanzo biografico su Renato Gino Gérard, protagonista delle Giornate Rosse di Viareggio del 1920 e acceso antifascista della prim'ora: "Ali per sognare. Vita appassionata di un anarchico viareggino".
A maggio 2018 la pubblicazione del saggio storico: "Fare come in Russia. Sembrava solo una partita di calcio" Red Star Press - Hellnation Libri, chiude la mia trilogia dedicata alle Giornate Rosse viareggine e alla Repubblica viareggina del maggio 1920.
Nel dicembre 2018 è nata la casa editrice I DELFINI BOOK di cui sono Direttore Editoriale. Una nuova tappa della vita professionale.
Dal 2019 è collaboratore nella più antica galleria d'arte privata d'Italia: "La Bottega dei Vageri 1942" di Viareggio.
Nel marzo del 2020 ha pubblicato"Straccali di parole" la sua prima silloge poetica con I DelfiniBook - L'Ancora Editrice
In attesa di pubblicazione il romanzo "Il Vagero che venne dal mare" .